lunedì 14 dicembre 2009

Come si vede dal corpo escono i sostegni in filo di ferro che verranno poi ricoperti di pasta sintetica. Nel collo e nella testa ho inserito uno snodo in plastica che permetterà di girare facilmente la testa del personaggio.
La testa inserita nel corpo si innesta perfettamente (meno male!). Ora rimangono i pantaloni da terminare ricoprendo la pasta bianca che forma le gambe con la pasta nera. Prima però bisogna costruire le scarpe che saranno parzialmente sormontate dai pantaloni.

Prova della dimensione della tuba che calza bene anche se non è terminata. Aggiungiamo anche le braccia e le mani.






domenica 6 dicembre 2009

Nuovo esperimento, una Caricatura


Oggi ho deciso di fare un esperimento e realizzare una di quelle statuine che riproducono una persona caricaturata, ovvero con la testona ed il corpicino non in scala traloro. Sul web ci sono 5-6 siti di artisti, tutti asiatici, che fanno questo per lavoro su commissione. Allo scopo ho utilizzato una confezione di Cernit colore rosa chiaro, acquistato un anno fa e mai utilizzato. Questo prodotto è più difficoltoso da usare rispetto al Supersculpey in quanto tendono a vedersi le correzioni e le cotture multiple, ma il risultato finale è molto più realistico in quanto il prodotto finito acquista quella leggera trasparenza della pelle difficilissima da ottenere dipingento il personaggio direttamente di rosa carne.

Questa è la mia prima vera realizzazione con paste sintetiche colorate, per cui sono ancora inesperto sul loro uso, ma direi che comunque il risultato è accettabile.
Al solito sono partito da foto che riprendono il soggetto di fronte, da entrambi i lati e di tre quarti. Ho stampato foto grandi ed altre in scala 1:4 in modo da prendere misure e distanze direttamente sulle foto. Si parte dalla solita pallina di Cernit più piccola ovviamente della testa finita e la si indurisce cuocendola. Questo servirà da ossatura su cui poi attaccare tuttii particolari del volto. L'operazione è indispensabile in quanto partendo direttamente da una massa morbida, questa tende a deformare con il calore delle mani, rendendo difficilissima la modellazione.



Sul nucleo indurito si comincia a plasmare il soggetto cercando di attenersi alle foto, man mano che si aggiunge, la scultura tende a diventare vulnerabile nelle zone morbide, per cui si modella fino a che si riesce a tenerla in mano senza danneggiarla e poi la si cuoce di nuovo. La somiglianza non arriva subito, bisogna girare e rigirare il modello da tutte le angolazioni confrontandolo con le foto, aggiungendo e togliendo dove serve. La grande forza di una pasta color carne è quella di dare subito un'idea del risultato finale, ma a mio avviso è più difficile da modellare perchè tende sempre a collassare e deformarsi finchè non viene cotta. In inverno si lavora ancora bene, ma in estate con magari 30 gradi, diventa un calvario.

I particolari come la barba e basette, sono anch'essi in pasta colorata, l'unico colore che ho usato è il rosa delle labbra. Gli occhi sono perline bianche diametro 6mm. (scala 1:4 anch'esse) in cui ho praticato un foro da 4mm in cui ho inserito un pezzettino di Cernit marrone, cotto e successivamente forato con una punta da 2mm riempiendo il buco con Cernit nero per la pupilla.
Cotto di nuovo, ho poi posizionato sull'occhio una goccia di resina trasparente per dare il tocco finale della trasparenza.
Questo sistema è più facile di quanto sembra per realizzare occhi molto precisi e realistici su personaggi in scala, molto meglio che dipingerli direttamente. Comunque il modello non è ancora finito e necessita ritocchi sulla barba, il naso e in altri particolari. Per il colore delle guance e le ombreggiature del volto ho usato colori ad olio.
Ecco la modifica, minima, della barba sotto il labbro e naso rimpicciolito.

mercoledì 2 dicembre 2009

Ancora un nuovo lavoro



Mentre gli altri lavori riposano in attesa di essere completati, sto realizzando un nuovo lavoro per l'artista Gloria Valli. Gloria crea frattali tridimensionali ed ha pure realizzato un libro fotografico dove sono riprodotte parte delle sue creazioni. Gloria Valli, lo scorso anno, si è piazzata al secondo posto nel concorso intitolato "Colori nell'aria" indetto da impulsesart.it.
La sua creatività si esprime in un'intricata fusione di forme complesse che si depositano una sull'altra rincorrendosi, sfuggendo all'occhio di chi le guarda.


Questo è sicuramente uno dei lavori più complessi che ho fatto.
Ho dovuto stampare una decina di immagini del frattale preso da tutte le angolazioni.
Il frattale si compone di due pezzi che si intersecano tra loro, quella che vedete nelle foto è la bozza della parte colorata in giallo.
Questa forma a 4 punte, simile ad una stella, ha una miriade di piani lamellari sovrapposti che armonicamente descrivono forme concentriche sulle superfici che tra l'altro sono differenti tra loro.
Un lavoro che toglie il sonno tanto sono intricati i vari strati, oltre a questo non tutto e perfettamente visibile dalle stampe. Una bella sfida comunque. Sono partito da un pezzo di Medium Density sagomato in scala seguendo i disegni. Su questo ho spalamto stucco speciale di cui si intravedono i tubetti gialli sullo sfondo della foto. E' uno stucco da muro monocomponente che una volta asciutto diventa duro quasi come il cemento. Basta pensare che avevo iniziato a sagomarlo usando una lima che si è completamente consumata (forse anche perchè era made in Cina, mah). Ho terminato la sagomatura con un levigatore orbitale a grana grossa.

Date un'occhiata alla galleria Virtuale 3D delle opere di arte frattale realizzate dall'artista Gloria valli ed assemblate da Dino Marsan creativo dell'Associazione Impulsesart: http://www.youtube.com/watch?v=V_JgY1wvSzk
http://digilander.libero.it/gloriavalli/

domenica 15 novembre 2009

Torniamo alla Morte




Come già detto non termino un lavoro alla volta, ma ne metto alcuni in sequenza contemporaneamente in modo da rilassarmi passando da uno all'altro. Può sembrare strano, ma è un lavoro di concentrazione stancante per cui lasciando a riposo un lavoro per riprenderne un altro si scarica la tensione, o almeno questo vale per me. Rieccoci con la statua della Morte. Ho provvisoriamente attaccato tutti i pezzi che la compongono per vedere l'effetto finale e verificare le proporzioni, sì lo so le foto sono terribili, ma sono fatte di sera e con poca luce. Si può già vedere l'insieme che è abbastanza somigliante alla vignetta a cui è ispirato. Rimane ancora molto da fare prima che sia definitivo, la tunica ed il cappuccio sono incompleti, le pieghe di tutto il vestito sono solo abbozzi che devono essere completamente modificati per rendere più realistici i panneggi.



La tunica è stata realizzata con il solito Supersculpey fatto passare nella macchinetta della pasta per ricavarne delle sfoglie sottili da utilizzare come fossero tessuto. A parte la testa e gli arti il tutto è ancora "crudo" quindi malleabile in modo da adattarlo alla necessità.





Al momento il tutto è delicatissimo in quanto la tunica è sottilissima e fragile, dovrò cuocere direttamente il modello senza usare il forno in quanto è alto circa 24 cm. e dentro il forno della cucina sarebbe troppo vicino alle resistenze con conseguente rischio di bruciature. A dire il vero non è igienico usare lo stesso forno dove si cuociono i cibi in quanto il Supersculpey è una pasta di PVC che riscaldandosi emana dei gas che è meglio evitare di ingerire. Di solito uso un fornetto minuscolo dove cuocio i pezzi singolarmente, ma in questo caso dovrò usare un asciugacapelli alla massima temperatura per far indurire la pasta.

sabato 14 novembre 2009

Cercando la somiglianza


La difficoltà maggiore è ottenere la somiglianza del modello con l'originale. Riportare in scala le pieghe del viso, le rughe, le distanze degli occhi ecc. è una cosa a volte frustrante. Bisogna girare e guardare il modello in tutte le angolazioni possibili crecando di capire dove aggiungere e dove togliere. Altra cosa non facile è reperire sufficiente documentazione fotografica del soggetto da riprodurre.









Occorrono foto con la stessa espressione del viso, ma prese da diverse angolazione e che siano riferite al personaggio nello stesso periodo di età. Qui sto cercando di riprodurre un Jackie Chan "maturo" da foto recenti dei suoi ultimi film. Al momento nella bozza sono solo accennati gli occhi e le orecchie sono ancora mancanti.

Il punto di partenza sono le forme semplici


Una volta definita la scala a cui attenersi, io parto con la costruzione della testa. Su di un supporto metallico come il filo di ferro, costruisco una pallina di Supersculpey. Considerando la scala 1:6 la testa avrà un'altezza dal mento alla sommità del craniodi circa 40 mm. dunque la pallina dovrà per forza avere un dimetro inferiore. Una volta cotta servirà come supporto rigido su cui costruire e modellare tutto il resto della testa.


















Anche qui uso la stessa tecnica delle striscioline di pasta per definire i volumi. Quello che sembra la testa della "Mummia" verrà lavorata in fasi successive in modo da avvicinarsi il più possibile all'originale.

Altro lavoro in cantiere


Solitamente porto avanti più lavori contemporaneamente, in modo da non concentrarmi troppo su un unico soggetto, questo mi schiarisce le idee e trovo più facilmente gli errori e le eventuali modifiche. Il progetto ambizioso a cui sto lavorando è la action figure di Jackie Chan, che fin'ora nessuno ha realizzato a parte qualche pupazzetto preso dal cartone animato. Mi sono documentato con una trentina di foto dell'attore ripreso in varie espressioni, ma la cosa difficile è trovare foto di fronte e di profilo che abbiano la stessa espressione. E' un equilibrio delicatissimo di pieghe e rilievi che danno la somiglianza al soggetto reale, qualche decimo di millimetro può fare la differenza nell'espressione del volto. La scala è quella più usata nelle action figures, la 1:6. Ho cercato pure varie fonti da cui ricavare le dimensioni di altezza dell'attore, ma non è stato facile in quanto molti riportano una statura di oltre 1,80 m. cosa poco credibile per un cinese di oltre 50 anni. Basta confrontarlo con attori come Chris Tucker di Rush Hour 1-2-3 per capire che Jackie è più basso. Finalmente ho trovato una fonte che riporta una statura di circa 1,70 m. per 66 kg. di peso, molto più credibile, dunque il modellino avrà un'altezza di 170 cm. diviso 6 = 28,3 cm.

La bozza complessiva


Sempre a livello di bozza potete vedere tutte le parti, corpo escluso, che compongono il personaggio della Morte.

Ed ora la testa della Morte



Ecco una bozza della testa della Morte. Per comodità ho usato due perline diametro 6 mm. per gli occhi, la mandibola è mobile sul cranio in modo da adattarne l'apertura alla larghezza del cappuccio.













Quest'ultimo non è definitivo in quanto ancora mancante delle pieghe
e pure il teschio deve essere ancora rifinito.


Contemporaneamente all'Umarazz, sto lavorando anche alla realizzazione della Morte. Qui vedete la bozza del corpo fasciata con striscie di Supersculpey per definire i volumi del soggetto. A prima vista può sembrare qualcosa di indecifrabile e grossolano, ma a mio avviso è il modo migliore per visualizzare lo spazio e la postura del personaggio.











Come si può vedere, ho già abbozzato perone e tibia che andranno poi rifiniti. Date le dimensioni minime delle ossa delle gambe non sono riuscito ad utilizzare la struttura portante in filo di ferro che abitualmente uso per sostenere gli arti, per cui la struttura e le gambe risultano assai fragili, guardare e non toccare.

Work in progress...

Dopo "l'Umarazz" con il dito nel naso, sta prendendo vita una nuova scenetta tratta dalla striscia di Donald, composta dall'Umarazz e la Morte. Come nella conclusione della storia, vedremo il nostro zozzone rincorrere la Morte cercando di attaccarle una delle sue terribili caccole del naso, un modo divertente per esorcizzare la nostra paura della Grande Signora.










Una vista laterale del nostro personaggio, quelle che vedete sono bozze non definitive modellate in con pasta sintetica Supersculpey. Mancano ancora i denti ed alcune rifiniture
. Il Supersculpey è una pasta tipo plastilina, ma molto più duro da lavorare. Questo da il vantaggio di mantenere bene anche i particolari più fini. Una volta modellato rimane morbido all'infinito o quasi, per eventuali aggiunte o modifiche, dopo di che deve essere cotto per indurirlo. La cottura avviene a circa 120-130 °C e raffreddandosi raggiunge la durezza della plastica. L'oggetto indurito può essere successivamente lavorato con lamette, carta vetrata ed altri utensili, nonchè aggiungere parti fresche che saranno poi ricotte ed indurite. Un materiale che ammette errori, correzioni e ripensamenti in qualunque momento.

domenica 1 novembre 2009

Un nuovo personaggio, l'Umarazz

L'Umarazz è alto circa 18 cm. La maquette riprende una delle immagini della striscia del personaggio insieme alla Morte. Lo sguardo fisso, il dito nel naso e la postura rispecchiano lo spirito del personaggio creato da Donald.

Ricavare una maquette da un disegno


Utilizzando quel singolo disegno come riferimento, ho realizzato una prima bozza del personaggio usando una pasta sintetica, il Super Sculpey, dopo di che ho preparato stampi in silicone per farne copie in resina. Il personaggio è composto da 12 pezzi uniti insieme, testa, sopracciglia, orecchie, cappuccio, braccia, gambe e mantello. Per dipingere il personaggio ho usato colori acrilici e pigmenti in polvere per le sfumature e i toni del volto.

I disegni 2D vengono trasformati in forme solide 3D


A tale scopo mi inviò il disegno che vedete a sinistra, con le prove colore ed una nuova immagine dell'Umazz che cambierà nome in "Umarazz" (non ancora definitivo) con lo stesso significato di "Omaccio" in dialetto Ferrarese. Dal disegno si notano alcuni cambiamenti nel costume e nella fisionomia rispetto alla versione nella striscia. Per relizzare la maquette si opta per laversione Dark, ma con mantellino rosso che si sposa bene con le Espadrillas dello stesso colore.

Da una creatura di Donald Soffritti

Nel lontano 1997 l'amico fumettista Donald Soffritti creava un personaggio che chiamò "l'Umazz", ovvero "l'Omaccio", parodia del supereroe, fortemente caricaturizzato e dalla spiccata personalità. Sporco, maleducato, irriverente e fuori dagli schemi, divenne protagonista di alcune strisce autoconclusive, di cui ne vedete una a sinistra. A causa di impegni di lavoro con la Walt Disney, il personaggio venne lasciato nel cassetto per molti anni, in attesa di una sua collocazione. Mesi fa, insieme a Donald, decidemmo di farlo rivivere e di realizzarne una maquette.